Questa pagina è rivolta a chi sta facendo ricerca sulla storia delle sale cinematografiche o in ambiti affini. Si consiglia di entrare in contatto con il team nel caso in cui:
- si desideri utilizzare i dati provenienti da CinEx, per i quali è previsto un sistema di accesso con credenziali
- si desideri contribuire a integrare i dati con un proprio dataset o con fonti storiche non strutturate
- si desideri aggiungere dei testi nel regesto bibliografico che non sono presenti
- si desideri avviare una ricerca che potrebbe essere integrata con il progetto CinEx fin dall’inizio
Vademecum per i ricercatori che svolgono attività di ricerca sulle fonti da noi utilizzate
AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo)
All’Agis aderisce l’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema).
L’Agis/Anec ha una sede in quasi tutti i capoluoghi di regione italiani (alcune regioni sono accorpate in un’unica sede).
Nella sede regionale sono (dovrebbero essere) conservati i fascicoli relativi a tutte le sale aperte dal dopoguerra a oggi nel territorio della regione. Sono ordinati in grandi schedari divisi per provincia.
Nel fascicolo di ogni sala si trovano i documenti di pertinenza della sede Agis/Anec regionale, dalla copia della domanda di apertura alle questioni relative alla concorrenza, alla corrispondenza.
Quello che interessa estrarre, sono le schede gialle che l’esercente doveva compilare ogni qualvolta la sala subisse delle modifiche per: cambio di gestione, ristrutturazione/ampliamento della sala, variazione del numero dei posti ecc.
Le schede che si possono trovare nei fascicoli, non hanno, dunque, cadenza regolare ma variabile secondo la vita della singola sala e i passaggi di proprietà.
La scheda gialla comprende dati essenziali quali: denominazione esatta della società di gestione, nome dell’esercente, indirizzo, numero di posti, giorni di attività, categoria ecc., tutti fondamentali per avere un quadro dell’evoluzione della sala. Da trascrivere.
Prefettura
Esiste una prefettura per ogni provincia italiana (attenzione: diverse provincie sono state istituite successivamente). Ognuna di esse possedeva in genere due periodici, un bollettino e un “foglio degli annunzi legali”. In entrambi i casi i nomi variano da prefettura a prefettura, oltre che variare nome nel tempo. Si consiglia di controllare l’opac nazionale per le variazioni di nomi. È conservato nelle biblioteche come un normale periodico. La prefettura si occupava di mediare tra comuni e organi governativi che si occupavano del cinema, almeno dagli anni Trenta. Sul “foglio annunzi” veniva solitamente pubblicata la classificazione delle sale in categorie, tra il maggio e il giugno 1941 (la maggior parte delle volte); in alcuni casi è stata trovata sul bollettino. Nei mesi successivi non è raro trovare diversi provvedimenti che rivedono la classificazione della sala in base ai ricorsi pervenuti. La classifica durava tre anni. Negli anni seguenti ne furono pubblicate altre, ma al momento non sappiamo collocarle nel tempo.
Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA)
Le Camere di commercio avevano sede in ogni provincia. Recenti accorpamenti le hanno ridotte da 105 a 68, ampliandone la competenza territoriale. L’elenco, aggiornato al novembre 2022, è consultabile sul sito di unioncamere.
Le Camere di commercio conservano il Registro delle Ditte, dal 1996 sostituito dal Registro delle Imprese (con documentazione solo informatica), cui ogni ditta è obbligata a iscriversi.
Ci interessa raccogliere informazioni sulle persone fisiche e sulle società collegate alle sale cinematografiche: la figura chiave è quella dell’esercente, cioè del gestore della sala, ma ovviamente è rilevante anche la figura del proprietario (che può o meno coincidere con l’esercente).
L’esercente opera attraverso una ditta (ditta individuale, società di persone o società di capitali); anche la proprietà delle sale cinematografiche può essere intestata a una ditta (per esempio a una società immobiliare), che avrà quindi un proprio fascicolo presso la locale Camera di commercio.
I fascicoli dovrebbero contenere l’atto costitutivo dell’impresa e informazioni su tutti i cambiamenti di denominazione, ragione sociale, sede, amministratori e statuto; sull’apertura di sedi secondarie (più propriamente: ‘unità locali’, indicative ad esempio di nuovi cinema presi in gestione) e sulle fusioni tra società, fino alla cessazione o al trasferimento della ditta nell’ambito territoriale di un’altra Camera di commercio. I fascicoli possono essere molto scarni o contenere altri documenti interessanti come per esempio contratti di locazione di sale, copie di licenze, bilanci ecc.
I fascicoli cartacei contengono documentazione fino agli inizi degli anni Duemila: dal 1996 infatti, come accennato, il Registro delle ditte è sostituito dal Registro delle Imprese, informatico.
La consultazione di questa documentazione è utile soprattutto per trarre dati anagrafici precisi e scoprire rapporti di parentela o affinità tra i titolari di sale cinematografiche diverse o di una stessa sala cinematografica nel corso degli anni (è frequente il caso di imprese familiari durate più generazioni); nonché rapporti di collaborazione tra imprenditori del settore.
I dati più importanti da estrapolare sono:
quanto alle persone fisiche: dati anagrafici (nome, data e luogo di nascita/morte, eventuale titolo di studio, paternità) e indicazioni sul ruolo ricoperto nella ditta (titolare, amministratore unico, socio…) con relativi estremi cronologici;
quanto alle ditte: numero di registrazione presso la Camera di commercio (e se possibile anche numero di registrazione presso il Registro delle Società un tempo tenuto dalle cancellerie dei Tribunali), sede (almeno la città), data di costituzione e cessazione, cambiamenti di denominazione e ragione sociale.